Tutto pronto per Medioera 2024: tra AI e intelligenza emotiva

da | 11 Nov 2024 | Arte e Cultura

Uno specchio della nostra epoca, uno sguardo analitico della nostra società, un racconto sincero della contemporaneità, attraverso le voci di chi ogni giorno vive il tempo presente in prima linea. Con questi presupposti, sbarca a Viterbo dal 14 al 16 novembre e a Zagarolo dal 21 al 22 novembre Medioera, il festival della cultura digitale, giunto quest’anno alla quindicesima edizione.

Nei due fine settimana, si succederanno ritmicamente sul palco professionisti, artisti, ideatori, ma anche accademici e decisori politici, i quali dialogheranno con il pubblico. Protagoniste principali saranno le giovani voci, in particolari femminili, presenti sia come relatrici che nell’organizzazione, che condivideranno esperienze, intuizioni e visioni sulle trasformazioni in atto nella società contemporanea e sul rinnovato modo di percepire il mondo.

Focus principale e approfondimenti – Al centro di questo appuntamento, la nuova «intelligenza culturale», esplorata attraverso tre approfondimenti tematici: l’intelligenza artificiale, l’intelligenza emotiva e la produzione culturale. Ciascun tema verrà affrontato con un approccio multidisciplinare, capace di stimolare il dialogo su questioni sociali, etiche e tecnologiche, per capire come questi aspetti influenzano e modificheranno le nostre vite.

Intelligenza artificiale – Tra etica e innovazione, l’IA sarà analizzata nei suoi impatti concreti nella nostra società, dal miglioramento dei servizi pubblici alla gestione di grandi moli di dati, fino ai rischi associati, quali l’erosione della privacy, l’impatto occupazionale e le conseguenze etiche di decisioni algoritmiche. Il pubblico avrà l’occasione di confrontarsi con esperti e ricercatori che presenteranno studi e case study applicativi per comprendere le prospettive future e le sfide di una tecnologia in costante evoluzione.

Intelligenza emotiva – L’intelligenza emotiva sta progressivamente entrando anche nel design di sistemi digitali avanzati e nelle interfacce uomo-macchina. Il festival offrirà momenti di riflessione sulle conseguenze di una maggiore “umanizzazione” delle macchine e sull’importanza di un approccio emotivamente consapevole in un contesto sempre più digitalizzato. Gli interventi affronteranno anche le sfide legate all’autenticità e alla fiducia, essenziali per costruire relazioni significative tra esseri umani e tecnologie.

Produzione culturale – La produzione culturale è oggi più che mai intrecciata con le tecnologie digitali, che stanno trasformando radicalmente il modo in cui i contenuti vengono creati, distribuiti e consumati. Durante Medioera, esperti e artisti discuteranno dell’importanza di preservare l’unicità delle tradizioni culturali e, al contempo, sfruttare le potenzialità offerte dalle piattaforme digitali per promuovere la diversità e l’inclusività. La discussione includerà esempi concreti su come il digitale possa essere una risorsa per sostenere e ampliare la produzione culturale e come si possa conciliare la velocità di diffusione con la qualità dei contenuti.

Il programma di Viterbo – Il programma della quindicesima edizione include incontri con personalità di spicco: dalla vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna (sabato 16) al noto vignettista e commentatore politico Federico Osho Palmaroli (venerdì 15).

Giovedì 14, interverrà Marco Santarelli, esperto di sicurezza informatica, intelligence, terrorismo e infrastrutture strategiche presenterà il suo libro «Sorvegliati e contenti. La sicurezza personale e collettiva nell’era dell’intelligence of things». Lea e Vera Borniotto, gemelle genovesi classe 2000, registe di opere di denuncia sociale e già vincitrici di premi internazionali, dialogheranno sull’«Emotività cinematografica». Jurji Filieri, architetto, designer e curatore svolgerà lo speech «Design thinking per tutti». Le esperte di economia, management e metodi quantitativi Gioia Capati e Chiara Cadorna presenteranno «L’intelligenza artificiale come nuovo stilista».

Venerdì 15, interverrà da remoto Paola Dubini, professoressa associata di Management e Imprenditorialità all’università Bocconi e professoressa di Strategia alla SDA Bocconi School of Management, che indagherà la gestione degli spazi museali, nell’intervento «La cultura è di tutti». Filippo Losito, autore e regista torinese, tratterà «Il viaggio dell’Io e dell’Ia». Luciano Mocci, direttore generale di Federlazio, parteciperà con un intervento dal titolo «Il digitale: una sfida per le imprese». Sarà presente inoltre Saverio Giulio Malatesta, Cultural project manager e responsabile del laboratorio Archeo&Arte3D del centro di ricerca DigiLab dell’Università La Sapienza di Roma, con un intervento dal titolo «Patrimonio culturale, turismo e AI: raccontare e valorizzare il territorio». Filippo Schinaia, creativo nel settore dello storytelling visivo, specializzato in AI art con un background da fashion stylist, dialogherà su «AI e Artista: un processo evoluzionistico e inevitabile».

Sabato 16, l’imprenditore, consulente e docente nell’ambito dell’economia digitale Fabio Lalli parlerà di «AI: il futuro dentro di noi». Luigi Di Gregorio, professore aggregato di Scienza politica all’Università della Tuscia di Viterbo, già esperto di comunicazione istituzionale e analista politico, presenterà il suo libro «War Room. Attori, strutture e processi della politica in campagna». Attesissima la live performance di Girls Who Code, l’organizzazione globale impegnata a colmare il divario di genere nelle materie STEM, offrendo programmi di formazione in coding per ragazze e persone non binarie.

L’appuntamento è a Viterbo dal 14 al 16 novembre e a Zagaralo dal 21 al 22 novembre allo Spazio Attivo Lazio Innova. Con la direzione artistica di Massimiliano Capo, Medioera è organizzato dall’associazione Gioventù Protagonista ETS, con il patrocinio della Provincia di Viterbo, della Città di Viterbo e della Camera di Commercio Rieti Viterbo, in collaborazione con Lazio Innova e la Regione Lazio. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni, visitare il sito medioera.it

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Autore: Massimo Colonna