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Roma, il primo parco d’affaccio sul Tevere è un luogo romantico dove passeggiare

da | 25 Mar 2025 | Eventi

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Inaugurato il 21 marzo il parco d’affaccio sul Tevere ha già fatto parlare di sé: la novità fa parte di una serie di riaperture che riguarderanno Roma

Roma si prepara ad accogliere i visitatori del Giubileo 2025 con un’importante novità: la nascita di cinque nuovi parchi fluviali lungo il Tevere.

Il primo di questi è stato inaugurato sul Lungotevere delle Navi, nel cuore del quartiere Flaminio, tra Ponte Risorgimento e Ponte Matteotti.

Un progetto ambizioso che rappresenta un passo decisivo verso la riqualificazione delle aree verdi e il ritorno del fiume nella vita quotidiana dei romani.

Il primo parco d’affaccio: un nuovo volto per il Tevere

Con un investimento di 800 mila euro e un anno di lavori, il nuovo parco fluviale si estende per 1,6 ettari lungo un tratto di fiume storicamente poco valorizzato, ma con un enorme potenziale naturalistico.

L’area, un tempo Oasi WWF, è stata dichiarata Monumento Naturale, e oggi si presenta completamente rigenerata.

Il fulcro del parco è una passerella in legno sospesa lunga 570 metri, che permette di passeggiare accanto al fiume in totale sicurezza, offrendo un punto di vista inedito sulla città.

Il percorso è arricchito da quattro terrazze panoramiche, concepite anche come aule all’aperto per attività didattiche e naturalistiche.

Natura, sostenibilità e biodiversità

Uno degli aspetti più interessanti del progetto è la forte attenzione alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale. Lungo tutto il percorso sono stati piantati nuovi alberi e una varietà di fiori, con l’obiettivo di attrarre insetti impollinatori e creare un habitat favorevole alla fauna locale.

Sul bordo superiore della riva è stata inoltre installata una staccionata in legno, che garantisce sicurezza senza interferire con l’equilibrio del paesaggio fluviale.

Il risultato è un ambiente che coniuga bellezza naturale e accessibilità, pronto a essere vissuto da cittadini, scuole e turisti.

Un’inaugurazione simbolica e partecipata

L’inaugurazione avviene alla presenza delle principali autorità cittadine e regionali: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi e l’assessore regionale al Territorio Fabrizio Ghera.

Durante l’inaugurazione, Alfonsi ha sottolineato l’importanza di questo intervento come inizio di un percorso di recupero e valorizzazione del fiume.

“Non è una fine, ma un inizio”, ha dichiarato. È già previsto un contratto di manutenzione per due anni, e sono in fase di definizione patti di collaborazione con associazioni e cittadini per garantire la cura continua del parco.

Un progetto più ampio: i cinque parchi del Giubileo

Il parco di Lungotevere delle Navi è solo il primo tassello di un progetto più grande: la creazione di cinque parchi d’affaccio sul Tevere entro il 2025, in vista del Giubileo.

L’obiettivo è riconnettere la città al suo fiume, restituendo a romani e turisti spazi verdi accessibili, sicuri e sostenibili.

Si tratta di un’iniziativa che ha un forte valore simbolico oltre che pratico: per decenni, molti tratti del Tevere sono stati inaccessibili e trascurati. Ora, grazie a una visione lungimirante e a fondi mirati, queste aree tornano a vivere, diventando parte integrante della vita urbana.

Un nuovo modo di vivere Roma

L’inaugurazione del parco fluviale segna un cambio di paradigma nella gestione degli spazi pubblici: non più solo strade e piazze, ma anche aree verdi integrate con il territorio e progettate con una logica partecipativa.

Questi parchi saranno luoghi di incontro, educazione, svago e benessere.

Roma, grazie a questi interventi, si avvicina a una concezione più moderna e sostenibile del suo sviluppo urbano.

La città eterna non smette di sorprendere, e questa volta lo fa riportando al centro il legame antico e profondo tra i romani e il Tevere.

Il futuro del fiume è già iniziato

Il successo del primo parco sul Tevere testimonia che è possibile conciliare valorizzazione del paesaggio, sostenibilità e inclusione sociale.

L’attenzione ai dettagli, la cura per l’ambiente e la volontà di restituire questi spazi alla collettività fanno ben sperare per il futuro degli altri quattro parchi in cantiere.

Con l’avvicinarsi del Giubileo, Roma sta cogliendo un’opportunità unica per rigenerarsi nel segno della natura e della partecipazione civica.

E il Tevere, da barriera dimenticata, può finalmente tornare a essere un ponte tra passato e futuro.


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