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Munch a Roma: In mostra a Palazzo Bonaparte

da | 12 Feb 2025 | Arte e Cultura

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Dopo Botero, arriva il maestro dell’angoscia: ecco cosa sapere sulla mostra di Munch a Roma

Se vi siete appena ripresi dalle forme abbondanti e gioiose di Botero, preparatevi a un cambio di atmosfera decisamente più… intenso.

Palazzo Bonaparte, dopo aver ospitato la celebre esposizione dell’artista colombiano, si prepara ad accogliere un’altra mostra destinata a far parlare di sé: “Munch. Il grido interiore”.

Sì, proprio lui, l’autore di quel quadro che urla più forte della vostra sveglia del lunedì mattina.

Dal 11 febbraio al 2 giugno 2025, i corridoi del palazzo risuoneranno di emozioni profonde, tra angoscia esistenziale e malinconia nordica.

Un’idea perfetta per un’uscita romantica a San Valentino, soprattutto se volete testare il livello di sopportazione del vostro partner.

Un viaggio nella mente inquieta di Munch

Dimenticate i tramonti idilliaci e le scene bucoliche: Munch ci porta in un universo dominato da ansia, solitudine e fragilità umana. L’esposizione ripercorre la carriera dell’artista, dagli esordi naturalistici fino al suo stile visionario e profondamente espressionista.

Grazie alla collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo, saranno esposte circa 100 opere, tra dipinti, disegni e stampe, capaci di far riflettere anche il più spensierato degli ottimisti.

Insomma, se ultimamente siete di buon umore, questa mostra potrebbe riequilibrare le cose.

Le opere da non perdere

Non sarà solo L’Urlo a farvi sobbalzare: la mostra propone una selezione di capolavori che spaziano dai tormenti dell’animo umano alle visioni oniriche e simboliche dell’artista norvegese. Tra questi, troviamo:

  • Una versione litografica de L’Urlo (1895) – Perfetta per chi ama le immagini iconiche (e per chi si sente così ogni lunedì).
  • La morte di Marat (1907) – Una reinterpretazione personale dell’omicidio dello storico rivoluzionario, decisamente meno rassicurante della versione di Jacques-Louis David.
  • Notte stellata (1922–1924) – No, non è quella di Van Gogh, ma l’atmosfera malinconica è garantita.
  • Le ragazze sul ponte (1927) – Un momento sospeso tra sogno e inquietudine.
  • Malinconia (1900–1901) – Il titolo dice già tutto, preparate i fazzoletti.
  • Danza sulla spiaggia (1904) – Un ballo che sembra meno una festa e più un presagio inquietante.

Curata da Patricia G. Berman, esperta dell’opera di Munch, la mostra esplora i temi centrali del pittore: vita, morte, paura e malattia.

Insomma, un’ottima occasione per guardare negli occhi le vostre ansie più profonde con la scusa di una visita culturale.

Informazioni pratiche

Come ogni grande evento artistico che si rispetti, anche questa mostra prevede un biglietto d’ingresso che potrebbe suscitare qualche “grido interiore”. Ecco le informazioni essenziali:

Dove? Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia 5, Roma.

Orari:

  • Lunedì – Giovedì: 9.00 – 19.30
  • Venerdì – Domenica: 9.00 – 21.00
  • Sono previste aperture straordinarie (per chi ama l’angoscia a orari insoliti).

Biglietti:

  • Intero: 19,50€
  • Ridotto: da 9,50€ a 18,50€
  • Biglietto open: 23,50€ (per chi ama la libertà di scelta, ma non quella economica).

Qui puoi prenotare il biglietto.

Perché visitare la mostra?

Se il vostro 2025 ha bisogno di un tocco di introspezione (o di una scossa emotiva), questa esposizione è l’occasione perfetta per immergersi nell’animo inquieto di Munch.

Tra simbolismo, espressionismo e un bel po’ di angoscia, potrete finalmente dare un volto ai vostri pensieri più profondi – e forse anche scoprire che il vostro “grido interiore” non è poi così solitario.

Quindi, pronti a far riecheggiare il vostro animo tra le sale di Palazzo Bonaparte?

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