La cosmetica etica sta vivendo una crescita inarrestabile, consolidandosi come uno dei principali motori di cambiamento nel settore Beauty. In particolare, il trend vegan si afferma come leva innovativa capace di rivoluzionare l’intero comparto. Secondo quanto emerso dall’Osservatorio VEGANOK, che ha presentato dati e tendenze durante l’ultima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2025, la domanda di prodotti cosmetici 100% vegetali e cruelty-free è in continua espansione.
Si stima che il mercato globale della cosmesi Vegan toccherà i 20,8 miliardi di dollari nel 2025, con proiezioni di crescita fino a 24,7 miliardi entro il 2028. A guidare questa rivoluzione non sono soltanto i consumatori vegani, ma anche chi è mosso da principi etici, esigenze dermatologiche e sensibilità ambientale. Millennials e Gen Z, in particolare, spingono verso soluzioni naturali e biotecnologiche per la skincare, shampoo solidi, trattamenti Vegan per l’haircare e alternative performanti nel make-up, senza rinunciare alla qualità di texture e resa.
La sostenibilità come imperativo
Nel corso dell’indagine, Enrico Zannini, Direttore Generale di BolognaFiere Cosmoprof, e Matteo Moretti, Presidente del Polo della Cosmesi, hanno sottolineato come la cosmesi vegan e sostenibile rappresenti ormai un pilastro fondamentale per il futuro del settore. I dati parlano chiaro: nel 2023, i prodotti sostenibili hanno raggiunto il 25% del mercato cosmetico italiano, generando oltre 3,1 miliardi di euro.
“La sostenibilità non è più una scelta facoltativa, ma un valore imprescindibile per i brand che vogliono competere”, afferma Zannini. “Trasparenza, collaborazione e impegno condiviso sono i presupposti per costruire un’industria beauty realmente circolare.”
Verso una filiera certificata e trasparente
Il Polo della Cosmesi si propone come partner strategico per le aziende che intendono rispondere alla crescente domanda di prodotti Vegan e cruelty-free. Formazione, consulenza tecnica e supporto nel conseguimento delle certificazioni sono alcuni dei servizi offerti per superare le sfide legate al reperimento di materie prime certificate e alla complessità burocratica.
“Le certificazioni rivestono un ruolo chiave nel costruire una filiera sostenibile”, dichiara Moretti. Standard riconosciuti a livello internazionale, come VEGANOK e BIODIZIONARIO APPROVED, che rispettano le linee guida dell’European Vegan Standard (WVG), assicurano l’assenza di ingredienti di origine animale e vietano i test su animali in qualsiasi fase produttiva. Questi riconoscimenti rappresentano un elemento essenziale per instaurare un rapporto di fiducia con il consumatore.
Il Made in Italy pronto alla sfida globale
Nonostante la forte crescita locale, l’espansione dei mercati emergenti – in Africa, Medio Oriente e Sud-est asiatico – potrebbe creare nuove sfide competitive. Tuttavia, secondo Moretti, il Made in Italy ha tutte le carte in regola per distinguersi anche a livello internazionale, grazie alla qualità, alla ricerca e alla cura del dettaglio che da sempre lo contraddistinguono.
Disporre di certificazioni riconosciute come VEGANOK diventa così uno strumento strategico per differenziarsi e acquisire immediata credibilità presso un pubblico sempre più attento ai valori etici.
In questo scenario, la certificazione si conferma non solo come un requisito di mercato, ma come un potente mezzo di comunicazione: trasparenza, affidabilità e responsabilità etica diventano fattori competitivi concreti.
La cosmesi Vegan emerge quindi come un driver strategico per la crescita, l’innovazione e il posizionamento valoriale, perfettamente in linea con i principi ESG e i nuovi paradigmi globali che stanno ridefinendo il futuro del settore Beauty.