“Passione e Creatività: Il Viaggio di Irene Antonucci tra Cinema e Formazione”

da | 7 Ago 2024 | Arte e Cultura

Quando hai deciso di seguire la strada della recitazione e dell’arte in generale?
Ho deciso di seguire la strada della recitazione e dell’arte in generale fin da quando ero molto giovane. Crescendo a Trani, in Puglia, sono sempre stata affascinata dalle storie, dai personaggi e dall’abilità degli attori di trasformarsi e trasmettere emozioni così profonde. Ho iniziato a studiare recitazione sin dall’adolescenza, ma è stato durante i miei studi teatrali che ho capito che questa era la mia vera passione e la mia vocazione. Ho trovato nel teatro, nel cinema e nella regia non solo un modo per esprimermi, ma anche un potente strumento per comunicare messaggi importanti e per ispirare gli altri.
Hai recitato anche in progetti cinematografici sudamericani. Quali sono le differenze con  il cinema italiano ?

Sì, ho avuto l’opportunità di recitare in progetti cinematografici, televisivi e per piattaforme come Amazon e Netflix in Sud America, e ci sono alcune differenze significative rispetto all’Italia.

Una delle prime cose che ho notato è che i casting sono spesso più immediati e diretti. In Sud America, i processi di selezione tendono ad essere più snelli, con meno burocrazia e una maggiore attenzione alle capacità e al talento dell’attore. Questo rende tutto più dinamico e rapido, permettendo agli attori di entrare più facilmente in contatto con le produzioni.

Inoltre, ho riscontrato una maggiore meritocrazia. C’è una forte attenzione a premiare il talento e l’impegno, e spesso ho visto attori emergenti ottenere ruoli importanti grazie alle loro capacità, indipendentemente dalla loro notorietà precedente. Questo crea un ambiente molto stimolante e incoraggiante per chiunque voglia fare carriera nel cinema, in televisione e sulle piattaforme.

Infine, l’arte ricopre un valore culturale molto serio nella società sudamericana. Il cinema e la televisione sono considerati non solo come intrattenimento, ma anche come mezzi per riflettere e influenzare la cultura e la società. Questo conferisce un senso di responsabilità e di profondità a chi lavora in questi settori, rendendo l’esperienza artistica ancora più significativa.

Queste differenze mi hanno arricchito sia professionalmente che personalmente, permettendomi di crescere e di ampliare i miei orizzonti nel mondo dell’intrattenimento.
Cosa ti piace di più del “Mondo” dello spettacolo Sud Americano ?

Quello che mi piace di più del mondo dello spettacolo sudamericano è la sua vivacità e autenticità. C’è una passione palpabile per l’arte e la narrazione che si riflette in ogni progetto, sia esso un film, una serie televisiva o un contenuto per piattaforme streaming come Amazon e Netflix.

La creatività è incoraggiata e apprezzata, e c’è un forte senso di comunità tra gli artisti. Ho trovato che l’ambiente è molto collaborativo e inclusivo, con un focus genuino sul lavoro di squadra e sul supporto reciproco. Questo crea un’atmosfera in cui è possibile esplorare nuove idee e spingersi oltre i propri limiti.

Un altro aspetto che adoro è la diversità culturale che caratterizza il panorama sudamericano. Ogni paese ha le sue tradizioni e storie uniche, e questo si riflette nelle produzioni artistiche. L’opportunità di lavorare con persone di background diversi e di raccontare storie che abbracciano una vasta gamma di esperienze umane è estremamente arricchente.
Un aspetto particolarmente interessante è la trasversalità consentita agli artisti. In Sud America, c’è una grande apertura alla sperimentazione tra vari media e ruoli. È comune vedere attori che si cimentano anche nella regia, nella scrittura o nella produzione. Questa flessibilità permette agli artisti di esplorare e sviluppare diverse competenze, arricchendo il loro bagaglio professionale e creativo. Questa trasversalità non solo amplifica le opportunità lavorative, ma contribuisce anche a una crescita artistica più completa e sfaccettata.
Con quale regista italiano vorresti lavorare ?

Ci sono molti registi italiani di grande talento con cui mi piacerebbe collaborare, ma se dovessi scegliere, direi Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Luca Guadagnino.

Paolo Sorrentino ha una visione artistica unica e una capacità straordinaria di creare atmosfere suggestive e coinvolgenti. I suoi film sono noti per la loro profondità emotiva, la bellezza visiva e la complessità dei personaggi. Penso che lavorare con lui sarebbe un’opportunità incredibile per crescere come attrice e per partecipare a progetti che lasciano un’impronta duratura nel panorama cinematografico.

Matteo Garrone ha un approccio realistico e spesso crudo alle storie, unito alla sua abilità di dirigere attori in modo naturale e autentico. Ogni suo film è un’esperienza potente e memorabile. Collaborare con Garrone sarebbe un’occasione per esplorare nuove sfumature del mio mestiere e per essere parte di narrazioni intense e significative.

Luca Guadagnino è un altro regista con cui mi piacerebbe moltissimo lavorare. La sua sensibilità estetica e la sua capacità di raccontare storie intime e toccanti con una forte componente visiva sono qualità che ammiro profondamente. Guadagnino è noto per il suo esordio come regista nel video musicale “Vamos a bailar” di Paola e Chiara e per la sua capacità di spaziare tra progetti differenti, dall’arte visiva ai lungometraggi di successo. Questo approccio sperimentale ha dimostrato quanto sia importante esplorare vari ambiti e come questa diversità di esperienze possa aprire nuove porte e opportunità artistiche.

Lavorare con questi registi rappresenterebbe non solo un onore, ma anche una sfida stimolante che mi permetterebbe di mettere alla prova le mie capacità e di crescere professionalmente.
Questa tua ultima  stagione lavorativa trascorsa come la giudichi?

Questa ultima stagione lavorativa è stata estremamente gratificante e stimolante, e mi ha offerto sfide uniche e significative. Ho avuto l’opportunità di interpretare ruoli complessi in progetti storici che sono stati sia una sfida personale che una grande responsabilità.

In “Las Gestas del Tiempo 4”, il mio ruolo di La Maestra Greta mi ha immersa nel 1920, un periodo cruciale per la lotta per il voto femminile. Interpretare un personaggio in costume in un contesto storico così rilevante ha richiesto una preparazione accurata e un profondo rispetto per la storia e le battaglie sociali di quel tempo.

In “Domingo el Último Esclavo”, ho interpretato Silvana, una donna europea coinvolta nella causa repubblicana in Colombia nel 1840. Questo ruolo mi ha permesso di esplorare temi complessi come la liberazione degli schiavi e il meticciato, richiedendo un impegno serio e una sensibilità particolare verso la rappresentazione di un periodo storico di grande importanza per l’identità colombiana.

Infine, “Emma Reyes” (terza stagione), in cui interpreterò Elsa Morante, è in uscita questa settimana. Questo progetto mi ha data la responsabilità di portare in scena una figura storica di grande rilievo nella letteratura italiana. La preparazione per questo ruolo è stata intensa e ha richiesto una comprensione profonda della vita e dell’impatto culturale di Elsa Morante.
gni ruolo ha contribuito alla mia crescita professionale e mi ha dato la possibilità di esplorare e onorare la storia attraverso l’arte. Sono entusiasta di vedere come il pubblico accoglierà questi lavori e di continuare a esplorare nuove e affascinanti sfide nel futuro.
Adesso di quale progetto lavorativo  ti sai occupando ?

Attualmente, mi sto dedicando con grande entusiasmo al mio corso di formazione “Comunicazione Trasversale: Crea la tua Identità”, che ho sviluppato per aiutare gli artisti a migliorare le loro competenze comunicative e a sbloccare il loro potenziale creativo. Questo programma è progettato per fornire strumenti pratici e strategie per costruire una presenza scenica forte e autentica, facilitando così la crescita personale e professionale dei partecipanti.

Inoltre, sono immersa nell’ultima stesura del mio libro, che rappresenta un’altra importante fase del mio percorso creativo. Il libro è un’opportunità per riflettere su esperienze e intuizioni accumulate nel corso della mia carriera e per condividere con i lettori alcune delle lezioni più preziose che ho appreso.

Per ulteriori dettagli sul corso e per rimanere aggiornati su tutte le mie attività, vi invito a visitare il mio profilo Instagram @ireneantonucci_official. Qui troverete informazioni aggiornate e contenuti esclusivi che offrono uno sguardo più approfondito sul mio lavoro e sui progetti in corso.

 

Per il prossimo autunno a livello lavorativo cosa bolle in pentola ?

Per quanto riguarda i miei progetti cinematografici e televisivi, sto esplorando alcune opportunità davvero affascinanti che potrebbero includere ruoli nuovi e stimolanti. Anche se non posso svelare troppi dettagli al momento, c’è una possibilità intrigante che alcuni di questi progetti potrebbero comportare un mio ritorno in Italia.

L’idea di tornare a lavorare nel nostro meraviglioso paese è molto eccitante e potrebbe portare a nuove esperienze e collaborazioni entusiasmanti. Restate sintonizzati per aggiornamenti futuri e seguite il mio profilo Instagram @ireneantonucci_official per scoprire le novità man mano che si svelano!
Invece un ricordo professionale che porti sempre nel cuore ?

Studiare e documentare la cultura indigena per interpretare al meglio i miei ruoli in Sud America è stata una delle sfide più arricchenti e significative della mia carriera. Per affrontare questi personaggi con autenticità e rispetto, è stato fondamentale immergersi profondamente nella storia, nelle tradizione.

Questa preparazione ha comportato un intenso lavoro di ricerca e dialogo. Ho studiato testi, partecipato a seminari e incontrato esperti per comprendere meglio le loro tradizioni, credenze e il contesto storico in cui vivono.

La sfida principale è stata quella di avvicinarmi a queste culture con umiltà e rispetto, evitando stereotipi e rappresentazioni superficiali. Ogni dettaglio, dalla lingua alle pratiche rituali, ha richiesto una comprensione profonda per poter essere rappresentato in modo autentico e onesto.

Questo processo di apprendimento non solo mi ha arricchita professionalmente, ma mi ha anche offerto una visione più ampia e profonda della diversità culturale del Sud America. È stato un viaggio di scoperta che ha ampliato la mia prospettiva e mi ha aiutata a dare il massimo nei miei ruoli, onorando e rispettando la cultura che rappresento. Questo impegno e dedizione sono essenziali per garantire che ogni interpretazione sia rispettosa e veritiera, contribuendo così a una narrazione più autentica e significativa.
Sei molto seguita sui social secondo te cosa adorano di te i tuoi follower?

I miei follower apprezzano diversi aspetti della mia presenza sui social, e credo che uno dei motivi principali sia la varietà e la sincerità dei contenuti che offro. Da un lato, il mio approccio genuino e umile, che include il “backstage” e la realtà del mio lavoro, consente una connessione autentica. Dall’altro, la mia capacità di spaziare tra toni autoironici, didascalici e divulgativi arricchisce l’esperienza dei miei follower.

L’autoironia permette di aggiungere un tocco leggero e umano ai contenuti, rendendo il mio percorso professionale più accessibile e “relatable”. Questo aspetto aiuta a creare un’atmosfera amichevole e rilassata, che rende il mio lavoro e le mie esperienze quotidiane più condivisibili e comprensibili.

Allo stesso tempo, i toni didascalici e informativi che utilizzo per spiegare aspetti tecnici del mio lavoro, condividere riflessioni approfondite o offrire consigli pratici rendono i miei contenuti anche educativi e utili. Questo equilibrio tra leggerezza e sostanza permette ai miei follower di trarre valore dalle mie condivisioni, sia che si tratti di un momento di svago che di un approfondimento professionale.

In sintesi, il mix di autoironia, realismo e contenuti informativi contribuisce a creare una narrazione coinvolgente e multifacetica che risuona profondamente con chi mi segue.

Da pugliese  doc in cosa ti senti simile alla tua terra d’origine  ?

Da pugliese doc, mi sento profondamente legata alla mia terra d’origine, Trani, e trovo che molte delle caratteristiche della mia identità rispecchiano il sentimento espresso nel celebre brano “Amara Terra Mia” di Domenico Modugno.

Come nella canzone, in cui Modugno canta il fascino e la bellezza, ma anche le difficoltà e le contraddizioni della sua terra, anche io avverto una connessione profonda con la mia Puglia. La canzone esprime un amore complesso e sincero per la propria terra, un amore che abbraccia sia la sua bellezza che le sue sfide.

In questo senso, mi identifico con la passione e il senso di appartenenza che traspaiono nel brano. La mia terra è per me una fonte di ispirazione e di orgoglio, e come in “Amara Terra Mia”, riconosco tanto le meraviglie quanto le difficoltà che essa comporta. L’ospitalità calorosa, la ricca tradizione culturale, la resilienza e la bellezza autentica della Puglia sono elementi che mi accompagnano e che cerco di riflettere nel mio lavoro e nella mia vita quotidiana.

La canzone di Modugno cattura l’essenza di un amore profondo e autentico per la propria terra, un sentimento che risuona fortemente anche nella mia esperienza personale e professionale.
Tre cose assolutamente importanti nella tua vita a cui non puoi rinunciare ?

Tre cose assolutamente importanti nella mia vita a cui non posso rinunciare sono, innanzitutto, la mia famiglia e gli amici. Sono il mio pilastro e la mia fonte di gioia e sostegno. Non importa dove mi porti il lavoro o le sfide della vita, la loro presenza e il loro affetto mi danno la forza di cui ho bisogno e mi ricordano sempre chi sono veramente.

Poi, c’è il mio lavoro e la creatività. La mia carriera, che spazia dalla recitazione alla regia e alla formazione, è parte integrante di me stessa. È il modo in cui esprimo la mia passione e il mio talento, e senza di essa, mi sentirei incompleta. Ogni progetto è un’opportunità per crescere e per esplorare nuove idee, e questa dimensione creativa è fondamentale per il mio benessere.

Infine, non posso rinunciare al tempo per me stessa. Anche con una vita frenetica, è essenziale dedicare momenti alla riflessione e al relax. Che sia una passeggiata tranquilla, leggere un buon libro, o semplicemente godere di un momento di silenzio, questi spazi di calma sono cruciali per mantenere l’equilibrio e ricaricare le energie. Senza questi momenti di pausa, sarebbe difficile affrontare le sfide quotidiane con serenità e creatività.
Tra le tante curiosità  c è il tuo canale  youtube, come nasce l’idea ?

Il mio canale YouTube è nato da una combinazione di curiosità e desiderio di condividere il mio sapere con altri. L’idea iniziale era di offrire un formato di tutorial per attori, una serie di pillole gratuite che potessero aiutare chiunque fosse interessato a migliorare le proprie abilità nel mondo della recitazione.

Questi video hanno avuto un ottimo riscontro e sono stati il punto di partenza per un progetto più ampio. In effetti, le tematiche trattate nei tutorial su YouTube hanno contribuito a sviluppare e arricchire il mio corso di formazione “Comunicazione Trasversale: Crea la Tua Identità”, che offre una formazione più strutturata e approfondita.

Il bello di questi video è che sono completamente gratuiti, offrendo così a chiunque la possibilità di accedere a contenuti preziosi senza alcun impegno finanziario. È stato entusiasmante vedere come queste piccole pillole di conoscenza siano diventate un trampolino di lancio per un progetto formativo più grande e strutturato, mantenendo sempre l’obiettivo di supportare e ispirare gli artisti nella loro crescita professionale.

Official web site: www.ireneantonucci.com

Autore: Irene Antonucci